L'attuale campagna stampa demonizzatrice della distribuzione diretta di latte crudo, si fonda su 9 casi nazionali di sindrome uremico-emolitica, indotta probabilmente dall'ingestione di alimenti contaminati con materiale fecale. Tra i germi patogeni responsabili delle infezioni alimentari c'è il sierotipo Escheria coli O157, che è presente nell'intestino dei bovini come commensale. Qui sotto la video intervista a Fausto Cavalli.
L'ordinanza del sottosegretario Martini, di ieri 10 dicembre, in cui si obbliga i distributori d'indicare che prima del consumo il latte debba essere bollito, perdendo così le sue peculiarità, rappresenta un duro colpo inferto anche ai consumatori.
La scorsa estate abbiamo visitato l'azienda agricola Redaelli che rifornisce i distributori di Villasanta, Biassono e Vimercate, io, il latte, continuerò a consumarlo crudo ed ho già firmato la petizione on-line contro questo attacco denigratorio, tu che fai?
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