L’approfondimento raccontato in questo post, nasce
dall’avventura finanziaria di un risparmiatore, lasciatosi convincere dalle
pessime e forvianti informazioni dispensate dal proprio intermediario
finanziario, che sarà facilmente identificabile nel corso della narrazione, considerata
l’unicità del soggetto collocatore gli strumenti d’investimento. Il nostro
consumatore, possessore di una discreta somma, avrebbe avuto l’esigenza, a
seguito della scadenza delle obbligazioni fin’allora detenute, ad impiegare i
fondi in titoli riscattabili a breve termine ed a basso rischio, in vista
dell’imminente acquisto di un’abitazione, ma i cattivi consigli del bancario
gli costavano caro: riusciva a perdere circa il 30% del capitale impegnato.
Gli strumenti
finanziari. Euro TLX: la Sim che organizza e gestisce la negoziazione
secondaria di bond e titoli di stato, classifica questi strumenti, spacciati
dal collocatore come semplici obbligazioni a basso rischio, nella categoria:
Altri titoli di debito, avvertendo il potenziale acquirente che sono
caratterizzati da elevata complessità. Proviamo a semplificarla. L’emittente è
la società per azioni Palladium Securities 1, costituita in Lussemburgo secondo
il regime del Securisation Act del
2004, quello disciplinante le cartolarizzazioni, è considerata una cosiddetta
società veicolo. In particolare, la Palladium è suddivisa in comparti a cui
fanno capo i vari titoli delle serie che costituiranno l’attivo dei comparti
stessi. Il comparto 62-2011-04 emette questi titoli al portatore identificati
dall’Isin XS0631516613, quotati sulla borsa Lussemburghese, di valore nominale
1000 euro, alla scadenza (settembre 2017), li rimborserà integralmente e nel
frattempo staccherà cedole trimestrali (gli interessi), calcolate sul valore
dell’Euribor a 3mesi, con un floor
del 3,10% ed un cap del 5%.