Anche CONFCONSUMATORI, sottoscrive il protocollo di conciliazione Parmalat proposto dal gruppo bancario Intesa- SanPaolo. A questa procedura di conciliazione possono aderire, entro il 30 giugno prossimo, i risparmiatori ex clienti San Paolo Imi che acquistarono bond Parmalat, presso quell'istituto, prima che si verificasse il default del gruppo di Collecchio a fine dicembre 2003.
Intesa-SanPaolo ha informato i clienti titolati, con apposita comunicazione scritta, dell'opportunità e la Federazione Brianzola di Confconsumatori è disponibile ad assistere, nella fase di compilazione dei moduli per l'adesione alla procedura di conciliazione, i risparmiatori consumatori che vorranno beneficiarne.
Ricordiamo inoltre, che è ancora possibile costituirsi parte civile in 4 dei 6 procedimenti attivati presso il tribunale di Parma, nell'ambito del filone Parmalat III. I risparmiatori che fossero interessati, potranno recarsi presso i nostri sportelli: lunedì 15 - 18 via Magenta 4, Monza, martedì e giovedì 8:30 - 13:30 presso Banca di Roma via Cavallotti 3h, Monza e il mercoledì 16 - 18 in via Monte Grappa 4 a Villasanta; qui firmeranno le deleghe all'avvocato portando fissato bollato e/o deposito titoli e documento d'identità.
I consumatori risparmiatori che si sono costituiti parte civile nel primo processo, avviato ormai verso la conclusione, presso il tribunale di Milano, hanno avuto la possibilità di accettare una transazione economica proposta dalla società di revisione contabile Deloitte & Touche, che consideriamo equa e congrua.
venerdì 23 maggio 2008
mercoledì 21 maggio 2008
Telefonia, 899... e sms trappola
Numerosi utenti di telefonia mobile, ci hanno segnalato la ricezione di strani sms: nel testo s'invitava il ricevente a contattare, da telefono fisso, un numero con prefisso 899. I pretesti usati erano vari: dalla chiamata al numero a sovrapprezzo per ascoltare un fantomatico messaggio urgente lasciato in segreteria, ai languidi inviti di focose signorine immaginarie. Purtroppo, alcuni consumatori, hanno abboccato all'esca e scoperto, a proprie spese, che il numero da chiamare incluso nel messaggio di testo, prevedeva un costo, per lo scatto alla risposta, di circa 15 euro.
Considerate le numerose segnalazioni ricevute dall'Antitrust, essa ha disposto, con provvedimento pubbblicizzato a mezzo stampa il 17 maggio, che le società titolari di quelle numerazioni, sospendano in via cautelativa, l'invio di tali sms.
Alcuni tra i principali operatori di telefonia mobile, hanno diffuso, tra i propri clienti, sms d'allerta.
Ma le società che gestiscono questi servizi a valore aggiunto e titolari delle relative numerazioni incriminate, in che modo hanno acquisito i vari numeri di telefono mobili degl'ignari utenti?
Considerate le numerose segnalazioni ricevute dall'Antitrust, essa ha disposto, con provvedimento pubbblicizzato a mezzo stampa il 17 maggio, che le società titolari di quelle numerazioni, sospendano in via cautelativa, l'invio di tali sms.
Alcuni tra i principali operatori di telefonia mobile, hanno diffuso, tra i propri clienti, sms d'allerta.
Ma le società che gestiscono questi servizi a valore aggiunto e titolari delle relative numerazioni incriminate, in che modo hanno acquisito i vari numeri di telefono mobili degl'ignari utenti?
venerdì 16 maggio 2008
Mutui, portabilità, Antitrust
La buona notizia di qualche giorno fa è l'avvio di un'istruttoria per pratica commerciale scorretta, avanzata dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato (Antitrust), nei confronti di una decina di banche tra cui spiccano i nomi di Unicredit e San Paolo. L'iter è iniziato per la mancata applicazione dell'articolo 8 della legge 40 (Bersani), che disciplina portabilità e surrogazione dei mutui: al debitore, deve essere concessa la surroga senza oneri a suo carico, procedura di surroga ulteriormente disciplinata dall'art.2 commi 450, 451 dell'ultima legge Finanziaria, ma per le banche rimasta lettera morta.
Nell'ultimo periodo si sono rivolti ai nostri sportelli, in numero sempre crescente, consumatori-risparmiatori alle prese con rate del mutuo in continua crescita. Molti di essi, avevano stipulato contratti di mutuo per l'acquisto della prima casa, scegliendo la formula a tasso variabile, considerando, che fino a 2 o 3 anni fa, il valore del tasso d'interesse di riferimento, in genere l'Euribor, era intorno al 2-2.5%, tale scelta risultava forse conveniente; ma adesso che si è stabilizzato su valori intorno al 4-4,5%, gli stessi mutuatari si sono ritrovati in difficoltà nel far quadrare il bilancio familiare. Provavano così a rinegoziare il mutuo con la propria banca e a nessuno dei nostri Associati, veniva proposta la procedura di surroga, bensì altre suluzioni che avrebbero causato ulteriori spese a loro carico. In alcuni casi infine, gli veniva risposto che il mutuo era stato cartolarizzato e nulla si sarebbe potuto fare.
Ci auguriamo che l'intervento dell'Antitrust, possa finalmente sanzionare i comportamenti scorretti e prevedere l'applicazione della legge a beneficio di consumatori-risparmiatori che intendano avvalersene.
Nell'ultimo periodo si sono rivolti ai nostri sportelli, in numero sempre crescente, consumatori-risparmiatori alle prese con rate del mutuo in continua crescita. Molti di essi, avevano stipulato contratti di mutuo per l'acquisto della prima casa, scegliendo la formula a tasso variabile, considerando, che fino a 2 o 3 anni fa, il valore del tasso d'interesse di riferimento, in genere l'Euribor, era intorno al 2-2.5%, tale scelta risultava forse conveniente; ma adesso che si è stabilizzato su valori intorno al 4-4,5%, gli stessi mutuatari si sono ritrovati in difficoltà nel far quadrare il bilancio familiare. Provavano così a rinegoziare il mutuo con la propria banca e a nessuno dei nostri Associati, veniva proposta la procedura di surroga, bensì altre suluzioni che avrebbero causato ulteriori spese a loro carico. In alcuni casi infine, gli veniva risposto che il mutuo era stato cartolarizzato e nulla si sarebbe potuto fare.
Ci auguriamo che l'intervento dell'Antitrust, possa finalmente sanzionare i comportamenti scorretti e prevedere l'applicazione della legge a beneficio di consumatori-risparmiatori che intendano avvalersene.
sabato 10 maggio 2008
Futuro CSV di Monza e Brianza
Si è conclusa stamane, presso la Casa del Volontariato di Monza, la serie d'incontri di presentazione del nascente Centro Servizi per il Volontariato (CSV) della costituenda provincia di Monza e Brianza, patrocinata dal Ciessevi Milanese.
Il portavoce del comitato promotore (formato da 22 associazioni), Roberto Alessi, ha illustrato quali saranno i servizi che il centro offrirà: logistica, formazione, supporto amministrativo, legale, giuridico ed altro, alle Associazioni di Volontariato attive sul territorio Brianzolo iscritte e non ai relativi registri Regionale e Provinciale, stimate in circa 650.
Il CSV avrà esso stesso la forma giuridica di Associazione ed i relativi soci saranno i rappresentanti degli enti che vorranno aderire. Nel prossimo mese di settembre, Regione Lombardia pubblicherà un bando che formalizzerà la nascita di questo nuovo servizio così come previsto nella legge 266/91 del volontariato.
Il presidente di Ciessevi Provincia di Milano, Lino Lacagnina, ha stimato l'ammontare dei fondi, che saranno a disposizione per il 2009, trasferiti al nuovo CSV brianzolo in circa 800.000 euro.
Nel dibattito è emerso l'auspicio che il nuovo CSV, oltre a rappresentare un utile supporto pratico al superamento di ostacoli, che piccole o grandi realtà associative, possano incontrare sul loro percorso, diventi anche occasione d'interscambio.
Il portavoce del comitato promotore (formato da 22 associazioni), Roberto Alessi, ha illustrato quali saranno i servizi che il centro offrirà: logistica, formazione, supporto amministrativo, legale, giuridico ed altro, alle Associazioni di Volontariato attive sul territorio Brianzolo iscritte e non ai relativi registri Regionale e Provinciale, stimate in circa 650.
Il CSV avrà esso stesso la forma giuridica di Associazione ed i relativi soci saranno i rappresentanti degli enti che vorranno aderire. Nel prossimo mese di settembre, Regione Lombardia pubblicherà un bando che formalizzerà la nascita di questo nuovo servizio così come previsto nella legge 266/91 del volontariato.
Il presidente di Ciessevi Provincia di Milano, Lino Lacagnina, ha stimato l'ammontare dei fondi, che saranno a disposizione per il 2009, trasferiti al nuovo CSV brianzolo in circa 800.000 euro.
Nel dibattito è emerso l'auspicio che il nuovo CSV, oltre a rappresentare un utile supporto pratico al superamento di ostacoli, che piccole o grandi realtà associative, possano incontrare sul loro percorso, diventi anche occasione d'interscambio.
venerdì 9 maggio 2008
Privacy, telefonate indesiderate e redditi on-line
Oggi, venerdì 9 maggio 2008, presso la sede della Federazione Lombarda di Confconsumatori in via De Amicis 17 a Milano, si è svolto un breve seminario formativo sul tema Privacy e trattamento dei dati personali. Relatori: Francesca Scotti (Confconsumatori) e Piero Pacchioli (Movimento dei Consumatori).
Francesca Scotti ha iniziato illustrando quali siano i principi e le regole fondamentali sulla tutela dei dati personali disciplinati dal Codice in materia dei dati personali e definendo le parti interessate: il Titolare del trattamento dei dati che è colui che li raccoglie, siano essi personali o sensibili (quest'ultimi consentono di tracciare un profilo identitario del soggetto) e l'individuo che li conferisce cioè l'interessato. Ha proseguito poi raccontando possibili scenari derivanti dall'introduzione di nuove tecnologie come le cosiddette etichette intelligenti e consigliato un utile espediente d'adottare quando si ricevono quelle fastidiose telefonate spamming: chiedere allo scocciatore di turno come abbia avuto questo numero e chi sia il Titolare del trattamento dei miei dati, nella quasi totalità dei casi la comunicazione s'interrompe magicamente. Lo spamming via e-mail, sostiene Francesca, sembra essere un fastidio inevitabile.
Piero Pacchioli ha invece analizzato l'iter da seguire quando i propri diritti, in materia di dati personali, vengono violati. Il primo passo è quello d'interpellare il Titolare del trattamento, via lettera raccomandata a/r a cui deve rispondere entro 15 giorni, se la risposta non è soddisfacente si può cominciare con una notificazione al Garante a cui può seguire un ricorso e una prosecuzione presso il giudice ordinario. Piero Pacchioli ha anche accennato alla pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi ad opera dell'agenzia delle entrate ed ha chiarito che il Garante ne ha sospeso la pubblicazione in attesa di approfondire la questione, assicurando che non ci saranno risarcimenti automatici come qualche confuso sostiene.
Francesca Scotti ha iniziato illustrando quali siano i principi e le regole fondamentali sulla tutela dei dati personali disciplinati dal Codice in materia dei dati personali e definendo le parti interessate: il Titolare del trattamento dei dati che è colui che li raccoglie, siano essi personali o sensibili (quest'ultimi consentono di tracciare un profilo identitario del soggetto) e l'individuo che li conferisce cioè l'interessato. Ha proseguito poi raccontando possibili scenari derivanti dall'introduzione di nuove tecnologie come le cosiddette etichette intelligenti e consigliato un utile espediente d'adottare quando si ricevono quelle fastidiose telefonate spamming: chiedere allo scocciatore di turno come abbia avuto questo numero e chi sia il Titolare del trattamento dei miei dati, nella quasi totalità dei casi la comunicazione s'interrompe magicamente. Lo spamming via e-mail, sostiene Francesca, sembra essere un fastidio inevitabile.
Piero Pacchioli ha invece analizzato l'iter da seguire quando i propri diritti, in materia di dati personali, vengono violati. Il primo passo è quello d'interpellare il Titolare del trattamento, via lettera raccomandata a/r a cui deve rispondere entro 15 giorni, se la risposta non è soddisfacente si può cominciare con una notificazione al Garante a cui può seguire un ricorso e una prosecuzione presso il giudice ordinario. Piero Pacchioli ha anche accennato alla pubblicazione delle dichiarazioni dei redditi ad opera dell'agenzia delle entrate ed ha chiarito che il Garante ne ha sospeso la pubblicazione in attesa di approfondire la questione, assicurando che non ci saranno risarcimenti automatici come qualche confuso sostiene.
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